Fare ciò che ci piace ci rende liberi, a me piace casino

In teoria passare il proprio tempo libero come più ci piace è una libertà fondamentale di ogni uomo, in fondo, siamo padroni della nostra vita e quindi ci gestiamo come meglio crediamo. Non è sempre così che vanno le cose però. E’ semplice essere liberi di vivere come crediamo se questo implica vivere in modo socialmente accettabile, se quello che facciamo del nostro tempo libera rientra in una delle attività approvate dalla nostra cultura. Giocare a tennis o a calcio, ad esempio, va benissimo, anzi, è buona norma fare sport! Anche andare in montagna a camminare, dipingere, leggere un libro, vedere un concerto. Tutte cose che sono buone, che vanno bene e che la nostra società ci dice che fanno bene alla nostra salute. Ed io sono d’accordo che tutte le cose appena elencate siano funzionali al nostro benessere, però, nel caso in cui qualcuno desideri passare il proprio weekend facendo qualcosa di non socialmente accettato, perché deve sentirsi in errore? Perché deve provare vergogna e tenere nascosto il proprio interesse? Io non faccio niente di illegale, sia chiaro, ma nonostante ciò non posso dire a nessun membro della mia famiglia dove mi piace passare i miei weekend.

Premesso che sono una donna adulta, indipendente, seria sul lavoro e felice con gli amici e la famiglia, sono anche una persona solitaria. Non ho figli e non ne voglio, non ho una relazione stabile (se non con il mio cane) per scelta, ho dei periodi che passo con un compagno, ma poi quando la cosa diventa troppo abitudinaria, mi stanco. Io sto bene da sola. E mi piace giocare al casino. Ebbene sì, io amo passare i miei weekend al casino Sežana, il mio preferito.

Vivendo vicino alla Slovenia, dove il gioco d’azzardo è legale, è ben facile per me attraversare il confine in auto e andare in un casino. Il casino Sežana, in particolare, mi piace per la sua posizione, per la grande varietà di giochi a disposizione e perché trovo vi sia sempre il giusto numero di visitatori: tanti, ma non troppi. 

Così, ogni venerdì sera, finito il lavoro, prendo l’auto e mi dirigo verso il casino Sežana. Mi conoscono tutti lì, quindi non ho bisogno di chiedere da bere o quanti soldi voglio cambiare, visto che già lo sanno, e la cosa mi piace. Sia chiaro che non sono una malata del gioco d’azzardo. Non spendo mai troppo, e mi fermo sempre in tempo. Alle volte vinco qualcosina, più spesso perdo tutto il mio budget, ma non importa. La verita è che amo il poker e mi piace poterci giocare in un ambiente serio, protetto e dove ho l’opportunità di confrontarmi con altri giocatori di vari livelli. E’ un po’ come fare parte di un tennis club, dove ti scontri con vari avversari. Allo stesso modo, io faccio parte del poker club del casino Sežana. Si tratta, per me, di un passatempo salutare, che mi rilassa e mi fa divertire allo stesso tempo, e vorrei tanto fosse riconosciuto come tale dai miei familiari, anziché giudicato come inappropriato e pericoloso.…